I due computer oggetto di questo articolo mi sono stati donati nel 2011 da Enrico S., insieme ad altri pezzi di cui ho già scritto. Lo spunto per questo articolo arriva da un messaggio che ho ricevuto dal form di contatto:

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I due computer oggetto di questo articolo mi sono stati donati nel 2011 da Enrico S., insieme ad altri pezzi di cui ho già scritto. Lo spunto per questo articolo arriva da un messaggio che ho ricevuto dal form di contatto:
Il mio primo computer, era il 1984, è stato la versione a 48K del Sinclair ZX Spectrum; un anno dopo lo abbiamo venduto a mio cugino e abbiamo comprato un Commodore 128 – di cui scriverò in un altro articolo.
Ho recentemente comprato questo computer al solito mercatino, che ho ripreso a frequentare con una certa regolarità. Ancora mi stupisco di come Olivetti abbia deciso di commercializzare questo computer quando i Commodore 64 e i Sinclair ZX Spectrum venivano ancora venduti in gran quantità. E non era neanche un prodotto progettato da Olivetti, ma solo un Thomson MO6 rimarchiato.
Samsung produsse un unico modello di computer compatibile con lo standard MSX, che in Italia fu rimarchiato e distribuito dall’azienda Fenner mantenendo lo stesso nome. Esistono due revisioni del Samsung SPC-800, e il modello a marchio Fenner corrisponde alla seconda revisione del computer dell’azienda coreana.
Sono passati quasi 4 anni dal mio articolo sul VCS, è ora di tornare a parlare un po’ di Atari! Ho scattato alcune foto del mio Atari 400, un modello NTSC nordamericano prodotto all’inizio del 1983.
Negli anni ’80 molte aziende cercarono di competere nel crescente mercato degli home computer con uno o più prodotti; alcune aziende hanno fatto la storia, altre ebbero un seguito di nicchia, alcune non ebbero alcun successo o raggiunsero una difusione limitata solo in alcune nazioni.
Poco diffuso nel nostro Paese rispetto ai computer di casa Commodore e Sinclair, questo sistema ebbe un discreto successo negli Stati Uniti nei primi anni ’80. Ringrazio Ciro del TI99 Italian User Club per avermi aiutato a trovare un TI-99/4A in buone condizioni: il metallo che ricopre la parte superiore della scocca si rovina molto facilmente.
In Italia gli Apple II non erano molto diffusi, ed erano usati più che altro dalla generazione dei miei genitori piuttosto che dalla mia, visto il prezzo molto impegnativo rispetto a concorrenti più “popolari”; sono stati sviluppati anche parecchi giochi, ma l’utilizzo era più professionale che ludico. La configurazione di questo Apple IIe è abbastanza standard per l’epoca: scheda Centronics di terze parti (ASEM in questo caso), scheda Apple 80 colonne + 64KB di Ram, Apple mouse interface, e controller floppy; DuoDisk e monitor monocromatico a fosfori verdi.
Ho acquistato questo Commodore 64 da eBay USA circa un anno fa. L’ho preso a un prezzo piuttosto basso perché il venditore non aveva pubblicizzato il fatto che si trattasse di un “silver label”, e aveva inserito 4 foto della scatola (in condizioni mediocri) prima di aggiungere una foto del computer. E così sono stato l’unico a fare un’offerta per l’oggetto! È un po’ ingiallito sul lato destro e buona parte dei ganci della scocca sono rotti, ma per il resto è in buone condizioni e funzionante.
Uno dei pochi MSX della mia collezione. Il computer era abbastanza sporco, e visto che i componenti interni sono piuttosto “incastrati”, inizialmente non avevo intenzione di smontarlo completamente.