L’ultima e la più potente incarnazione dell’Apple II. Mi è stato regalato nel 1999 da un amico, ma solo il computer senza null’altro.
Ne ho recuperato un altro lo stesso anno con tastiera e mouse.
L’ultima e la più potente incarnazione dell’Apple II. Mi è stato regalato nel 1999 da un amico, ma solo il computer senza null’altro.
Ne ho recuperato un altro lo stesso anno con tastiera e mouse.
Questo è stato il primo portatile prodotto da Apple, anche se chiamarlo portatile forse è esagerato… 7 chili sono tanti, diciamo che è un computer “trasportabile”, un “Macintosh Plus to go”.
Questo modello mi è stato regalato nel 2000, completo della borsa Apple fatta su misura. Bellissimo, almeno per i pazzi come me che vedono il bello in questi scatolotti di plastica! So di avere da qualche parte un tastierino numerico che poteva essere montato al posto della trackball (ovviamente era necessario usare un mouse esterno). Per risparmiare energia, c’era addirittura un mouse a basso consumo fatto apposta per il Portable.
Sono entrato in possesso di questo computer nel 2000; è il frutto di uno scambio, avevo contattato una persona che cercava una tastiera per un suo Macintosh Plus. Ne avevo una che mi avanzava e gli ho chiesto se aveva qualcosa da darmi in cambio… ci siamo visti a metà strada (non mi ricordo dove abitava) e mi ha portato questo Mac, abbiamo fatto due chiacchiere e poi ognuno è tornato a casa contento!
Il più veloce e potente Macintosh II, professionale, all’epoca costosissimo… questo modello l’ho recuperato nel 1999 da un’asta su eBay da una persona di Roma. Ho approfittato di un amico che andava a Roma per farmelo portare a casa insieme a un enorme monitor in bianco e nero da 20″.
E’ bello trovare queste macchine che un tempo erano il meglio del meglio, mi ricordo che infatti nei primi anni ’90 ce l’aveva solo qualche professionista e l’università.
Quando furono introdotti i vari Quadra e Centris, con il suo processore 68030 a 40 MHz poteva ancora competere con i 68040 più lenti…
Questo è stato il primo Mac desktop, cioè non tutto-in-uno, e me lo ha regalato un amico nel 1999. L’unità non era funzionante, ma un altro amico aveva un Mac II con la scheda madre andata e mi ha dato l’alimentatore per poter riparare il pezzo in mio possesso.
Recuperato alla Fiera del Radioamatore nel 1997, quando c’era ancora la possibilità di trovare qualcosa di interessante, questo muletto (all’epoca secondo me uno dei computer più stabili e tosti di Apple: hey, aveva un 68040!) giaceva solitario in mezzo a schede video e alimentatori di PC; quando mi ha visto mi ha gridato “portami a casa, salvami da questa lenta agonia!” e non ho saputo voltargli le spalle e lasciarlo al suo destino.
Questo computer è ormai obsoleto, ma nel 1996 non lo era ancora: infatti lo acquistai di seconda mano da un rivenditore (insieme a una scheda di upgrade a PowerPC) per utilizzarlo a casa.
Quanto ci ho pensato… spesi all’epoca 3.200.000 lire, una cifra importante anche allora, dato che con il mio stipendio di 1.248.000 lire (me lo ricordo ancora!) dovevo anche pagare l’affitto e mangiare: che tempi… quanto ho tirato la cinghia in quegli anni…
Questo compatto è il fratello del Macintosh Plus: li ho trovati entrambi alla stessa asta giudiziaria nel 1995.
Non fatevi ingannare da “HD”: non significa Hard Disk, ma indica che il lettore di dischetti poteva leggere i floppy ad alta densità (High Density) – quelli da 1,44MB per essere chiari.
Ho acquistato questo modello a un’asta giudiziaria nel 1995… mi ricordo che la descrizione era “Monitor Macintosh con tastiera”: ho intuito subito che poteva essere un compatto, e sono andato all’asta sperando che non ci fossero altre persone interessate.
Invece c’era una persona che continuava a rilanciare alle mie offerte, e quando mi sono aggiudicato il piccolino (insieme a un SE nel lotto), il tizio si è avvicinato e mi ha chiesto “Ma questo computer, è tipo un 386?”. Santo cielo.