Circa un mese fa un amico mi ha telefonato mentre stava buttando via il sacchetto della spazzatura, per dirmi che accanto al cassonetto c’era un “computer eMac bianco”. Conoscendo la mia passione, mi ha chiesto se mi interessava. Sul momento ho pensato che, visto il tempo umido e la pioggia dei giorni precedenti, non sarebbe stato in buone condizioni… ma la mia risposta invece è stata che è un modello che non ho e che valeva la pena di darci un’occhiata. Al limite recupero qualche pezzo di ricambio… chissà che problema avrà dato che è stato gettato via.
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Un Macintosh SE/30 connesso alla rete locale
La settimana scorsa ho recuperato una scheda di rete: guardandola ho intuito che potesse essere adatta a un Macintosh SE o SE/30. Nessuna marca o identificazione sulla scheda, e non sapevo neanche se fosse funzionante. Una nuova sfida! Continua a leggere
Commodore 8032
Ecco un altro computer della serie PET, la linea professionale della Commodore.
Questo era forse il più diffuso, ed era venduto in bundle con un doppio lettore floppy da 5″1/4 (modello 8050) e una stampante ad aghi da 132 colonne; è infatti con queste periferiche che l’ho recuperato nel 2000.
Commodore MMF 9000 (SuperPET 9000)
Questo era uno dei computer professionali della Commodore; in Europa era commercializzato con questo nome (Micro MainFrame 9000) mentre in America era conosciuto come SuperPET. L’ho comprato nel 1996 per 2.000 lire (sì, non è un errore, duemila lire) da un ex centro assistenza Commodore che voleva ridurre il magazzino perché dal punto di vista amministrativo aveva dei costi troppo alti. Allora, insieme a due amici, passai qualche ora in questo magazzino a scegliere cosa portare via – senza poter esagerare però – con un prezzo fisso di 2.000 lire al pezzo. Trovammo qualche cartuccia, alcune periferiche, e un MMF 9000 a testa.
Mi piace molto, mi ricorda i film dei primi anni ’80 dove si vedevano ragazzini che in un modo o nell’altro salvavano il mondo o facevano cose da fantascienza con computer simili a questo…
Per accedere alla scheda madre si svita una vite sotto la tastiera e poi si solleva la parte superiore come il cofano di una macchina: c’è una cerniera nella parte posteriore e una barretta di ferro che tiene aperto il computer.
Ci venne detto che potevano vendere qualcosa, ma che per loro non era possibile svuotare il magazzino: l’unico modo sarebbe stato quello di distruggere tutto davanti a un funzionario statale (o qualcosa di simile). Deve poi essere successo davvero: il magazzino ora non esiste più.
Apple Macintosh SE FDHD
Questo compatto è il fratello del Macintosh Plus: li ho trovati entrambi alla stessa asta giudiziaria nel 1995.
Non fatevi ingannare da “HD”: non significa Hard Disk, ma indica che il lettore di dischetti poteva leggere i floppy ad alta densità (High Density) – quelli da 1,44MB per essere chiari.
Apple Macintosh Plus
Ho acquistato questo modello a un’asta giudiziaria nel 1995… mi ricordo che la descrizione era “Monitor Macintosh con tastiera”: ho intuito subito che poteva essere un compatto, e sono andato all’asta sperando che non ci fossero altre persone interessate.
Invece c’era una persona che continuava a rilanciare alle mie offerte, e quando mi sono aggiudicato il piccolino (insieme a un SE nel lotto), il tizio si è avvicinato e mi ha chiesto “Ma questo computer, è tipo un 386?”. Santo cielo.