Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo.
Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero.
Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.

Commodore Color Printer Plotter 1520

Commodore Color Printer Plotter 1520

Ho lasciato il plotter sul tavolo per fare la foto, mia moglie l’ha visto e mi ha chiesto scherzando “cos’è quella cosa che fa gli scontrini”. In effetti, come plotter è davvero piccolo, siamo abituati a larghezze di stampa ben più grandi!

Stampa(va) a quattro colori usando delle mini penne a sfera.

Il plotter è nuovo, mai usato, un fondo di magazzino che ho recuperato nel ’96. Questo vuol dire che è rimasto in cantina per 14 anni! Viva la casa nuova…

Commodore VIC 20

Il mio caro amico – nonché socio – Raffaele mi ha regalato per natale il suo primo computer, un Commodore VIC 20.

Ai tempi io avevo uno Spectrum, il VIC 20 ce l’aveva mio cugino: la mia passione per i computer Commodore iniziò poco tempo dopo quando mi comprarono il Commodore 128. Contemporaneamente mio cugino ricevette il mio Spectrum e iniziò la sua passione per i computer Sinclair.

Prima di apparire sulla mia scrivania, il computer è rimasto per un quarto di secolo nella cantina dei genitori di Raffaele, e conoscendo sua madre mi stupisco che sia sopravvissuto a tutte le “pulizie di primavera” fino ad oggi!
Era in una scatola insieme a qualche cassetta, uno joystick, una coppia di paddle Commodore e una cartuccia del gioco Pacman.

Come ciliegina sulla torta – per gli appassionati come me – c’è anche la scatola con i polistiroli, in ottime condizioni. Purtroppo manca il manuale, chissà se prima o poi non ne trovo uno… anche il primo VIC 20 che ho recuperato non aveva il manuale.

Dopo i vari impegni natalizi, cene, pranzi, parenti, finalmente sono riuscito a provarlo. Non funziona. Beh, dopo 25 anni in cantina potevo aspettarmelo. Non si accende neanche il led. Mmmhh, non si accende il led: che sia l’alimentatore? Prendo il tester dal cassetto e controllo i voltaggi. Zero sui 5 volt alternati e sui 9 volt continui (o è il contrario? non ricordo mai). Gli alimentatori Commodore non si riparano, non si possono aprire e comunque la parte interna è affogata in una colla indistruttibile.
Vabbè, è andato. Però, forse potrei controllare il fusibile dell’alimentatore, la cosa più ovvia se non c’è nessun segno di vita. Il fusibile è guasto, si vede a occhio nudo. Lo sostituisco, ricollego il VIC 20 e… funziona! Non sono capace di riparare apparecchiature elettroniche, ma sono orgoglioso del mio piccolo successo. Anche se è solo fortuna…

Il computer era ingiallito a macchie ma, grazie a qualche mese di esperimenti con il gel retrobright (o Retr0bright per essere precisi), sono riuscito a riportarlo alla condizione originale.

VIC 20 - Dettaglio dell'etichetta VIC 20 - Il numero di serie della scatola corrisponde al numero di serie del computer VIC 20 - Scatola (fronte) VIC 20 - Scatola (retro) VIC 20 - Scatola (dettaglio)

Apple QuickTake 200

Apple QuickTake 200

Questa macchina fotografica digitale mi è stata regalata da una coppia che mi ha contattato attraverso il sito: quando ricevo un messaggio dal form di contatto mi fa uno strano effetto, è sempre una sorpresa…

Mi ricordo che quando questa macchina venne commercializzata da Apple a metà degli anni ’90, l’azienda per cui lavoravo ne ebbe una in prova per qualche giorno. A parte la risoluzione delle foto, adatta solo per applicazioni a video e non per la stampa, un difetto era la durata delle batterie: con quattro pile stilo si riusciva a fare uno o due “rullini” poi si doveva cambiarle! Infatti questa macchina mi è stata regalata con l’alimentatore opzionale, acquisto obbligato se si voleva anche collegare la macchina al Mac e scaricare le foto senza investire un capitale in pile.

Italo e Giulia, una donazione di computer Apple

Circa un mese fa ho ricevuto un messaggio da una persona che mi chiedeva se ero interessato a ricevere qualche computer Apple.
Dato che questa persona – Italo – abita a un paio d’ore di macchina da casa mia, abbiamo deciso una data per vederci. Domenica scorsa sono quindi andato a conoscere Italo e sua moglie Giulia: ho poi scoperto che a “tirare le fila” della donazione era Giulia, che si è occupata della ricerca su internet di qualcuno che potesse essere interessato a ritirare i computer che da troppo tempo erano in garage.

Una coppia davvero piacevole – grossomodo dell’età dei miei genitori – che ha iniziato a usare computer Apple negli anni ’80 con il IIgs; all’epoca Italo aveva 6 Apple IIgs in rete (!) nel suo studio che mandavano in esecuzione un programma realizzato ad hoc per la sua attività.

Chiacchierando e ricordando, le ore sono passate veloci; ho recuperato alcuni IIgs in discrete condizioni (peccato per le plastiche un po’ ingiallite) con floppy drive esterni da 3,5″ e espansione di memoria da 1MB. Tutto completo di manuali. Inoltre un Macintosh LC 475, una macchina fotografica digitale Apple QuickTake 200 e un lettore CD esterno Apple PowerCD che non avevo mai visto prima.

Ogni tanto Italo e Giulia vengono dalle mie parti per fare scorte di vino ramandolo, spero di rivederli: mi farebbe proprio piacere!

Il trasloco è finito!

Trasportare in macchina un paio di centinaia di computer, un bagagliaio alla volta, è stata un’esperienza che non consiglio a nessuno. Per mancanza di tempo ho poi dovuto smistare i pezzi a caso, per cui ora ho in casa oggetti che potrebbero stare in cantina e viceversa; per non parlare poi delle cose che ho parcheggiato nel garage di mio suocero.

Oltre, ovviamente, al “normale” trasloco di una casa.
E al contemporaneo trasloco dell’ufficio.

Insomma, a fine aprile ho concluso, basta viaggi in macchina, basta noleggiare furgoni, è stata una gran fatica e mi fa male tutto, ma finalmente la vecchia abitazione e l’ex ufficio fanno parte del passato!
Ora, un po’ alla volta, cercherò di mettere finalmente ordine nella mia collezione, tenendo a portata di mano i pezzi a cui sono più affezionato e catalogando al meglio tutto quello che ho recuperato negli anni.

Spero di aggiornare il sito più spesso nel prossimo futuro, vorrei pubblicare più foto dei pezzi già presenti e aggiungere ciò che manca; stay tuned!

Apple Power Mac G4 Cube

Apple Power Mac G4 Cube

Non è vecchio come altri computer della mia collezione, però sono comunque passati 8 anni da quando hanno smesso di produrlo…

Quando è stato presentato mi è piaciuto molto, ma costava davvero troppo: il costo elevato è stata la causa del suo insuccesso. Di conseguenza ne sono stati venduti pochi e non se ne trovano tanti in giro: anche se ormai per gli standard attuali può andar bene per spedire qualche mail e usare applicazioni non troppo potenti, mantiene comunque un certo costo nel mercato dell’usato.

Una sera un amico mi ha mandato un sms chiedendo se fossi interessato al suo Cube… ci ho pensato un po’, abbiamo trovato un accordo sul prezzo e oggi finalmente sono andato a prenderlo. Il sistema è completo del monitor LCD Apple Studio Display da 15″, tastiera, mouse e le due casse audio progettate da Harman Kardon.

Apple IIc

Apple IIc

Comprato qualche anno fa a un prezzo simbolico da un cliente del mio rivenditore Apple di fiducia.

Non l’ho usato/testato molto perché non avevo floppy con software per Apple II; ora ho qualcosa in uno scatolone che ho fermato in tempo prima che raggiungesse la solita destinazione (il cassonetto dei rifiuti), per cui prima o poi lo riaccendo e ci faccio un giro…

Le condizioni estetiche non sono delle migliori, le plastiche sono ingiallite; il monitor in particolare, oltre ad aver perso il colore grigio originale, ha anche un segnale video un po’ instabile. Prima o poi riuscirò a convincere il mio caro amico “elettronico” a darmi una mano a metterlo a posto!

Apple Power Macintosh 7200/90

Questo 7200 è un po’ diverso dalla maggior parte dei pezzi della mia collezione: non è un computer dismesso da qualche azienda dopo aver preso un sacco di polvere su uno scaffale, ma è un computer che… ho dismesso da me!

E’ infatti il primo Macintosh nuovo che mi sono comprato, nel 1996: un Mac da usare a fondo quindi, attuale al momento dell’acquisto.

Mi sarebbe piaciuto acquistare il modello più potente (7500), ma non me lo potevo permettere; comunque all’epoca lavoravo da dipendente e quindi non ne avevo bisogno da un punto di vista professionale, ma solo come computer da tenere a casa. Ha svolto egregiamente il suo lavoro!

Commodore Amiga 2000

Ho comprato questo Amiga 2000 di seconda mano nel febbraio del 1997 tramite un annuncio su un giornalino locale; era di un ragazzo che aveva anche un Amiga 1200 e decise di vendere il 2000 dato che non lo usava più.

Ci sono state diverse revisioni della scheda madre di questo computer: quello dell’annuncio aveva la 6.3, una delle ultime; era inclusa anche una scheda Commodore “Bridgeboard” con un processore 286 per emulare un PC.

Purtroppo con questo computer ho imparato a mie spese (letteralmente!) che è meglio togliere le batterie interne se il computer non viene utilizzato… infatti un paio di anni fa l’ho acceso per fare alcune prove ma non si avviava: la batteria era completamente andata e aveva fatto fuoriuscire liquido corrosivo sulla scheda madre rendendola inutilizzabile. Una di quelle cose che si sanno ma si pensa sempre “a me non succederà”, e invece il danno era irreparabile ed ero davvero disperato!

Sono riuscito a trovare una scheda madre nuova su eBay Germania: un professore aveva acquistato molti anni prima un Amiga 2000 e per sicurezza aveva comprato una scheda madre di ricambio per ogni evenienza, di cui ormai non aveva più alcun bisogno.

Apple Macintosh PowerBook 3400c

Apple Macintosh PowerBook 3400c

Questo portatile ha fatto il giro del mondo… avevo notato la tastiera americana ma pensavo che fosse stata una scelta dell’acquirente, invece, quando l’ho capovolto per annotare il numero di serie, mi sono accorto che è “Assembled in the U.S.A.”. C’è anche un adesivo che indica che è stato di proprietà di un dipendente del DOD, il dipartimento della difesa americana, probabilmente un familiare di una persona che lavorava in una base Nato qui in Italia.

E’ stato quindi venduto a una ragazza che dopo averlo comprato è andata a lavorare in Francia; regalato a un mio amico che l’ha usato ancora un po’ e poi me l’ha a sua volta regalato (grazie Luca!).