Questo computer rappresenta il canto del cigno della linea PET: l’insuccesso dei CBM-II e l’inarrestabile avanzata dei PC nel settore professionale obbligò Commodore ad abbandonare la produzione di questi computer.
Il primo controllo che ho eseguito quando ho portato a casa il computer è stato quello dell’alimentatore, per sostituire i filtri in ingresso (i soliti a marca RIFA) prima che esplodessero. Quello in foto era già scoppiato.
C’è voluto un po’ di tempo per ottenere il computer completo e funzionante. L’anno scorso ho contattato una persona che aveva pubblicato alcuni annunci online; dato che abitava vicino, sono andato a trovarlo per dare un’occhiata al materiale. I prezzi secondo me erano tutti troppo alti, ma mentre stavo andando via ho notato l’8296-D su uno scaffale, senza la tastiera. La persona mi ha detto che non funzionava, ha riprovato ad accenderlo ma non dava alcun segno di vita: l’ho portato via al giusto prezzo con la speranza di poterlo riparare… e una debole speranza di riuscire a trovare una tastiera. Spesso i proprietari di queste macchine hanno buttato via la tastiera, e quando svuotano il garage si accorgono di avere ancora il computer e lo mettono in vendita: di conseguenza questi modelli appaiono in annunci o aste, ma quasi sempre senza la tastiera.
Il mio 8296 (stesso computer, ma senza i drive) ha la scheda madre molto simile, per cui ho potuto fare subito alcuni controlli sugli integrati zoccolati: la prima cosa che ho verificato sono stati i PLA, statisticamente più proni a guastarsi, ed effettivamente erano entrambi KO. La macchina è passata da “nessun segno di vita” a “loop infinito dei drive all’avvio”; ho quindi scollegato i drive per concentrarmi sulla scheda madre. Il computer eseguiva il classico beep ma non presentava nulla a video. Un PRINT CHR$(7) produceva il beep di sistema, indicando che rispondeva ai comandi e non c’erano problemi agli integrati principali.
Per quanto riguarda l’assenza di segnale video, poteva essere qualche altro problema sulla scheda madre o il monitor. L’integrato 6545 che gestisce la maggior parte della sezione video era perfettamente funzionante. Ho provato a scambiare il monitor dei questo 8296-D con quello del “normale” 8296: il connettore è identico, le due macchine fanno parte della stessa famiglia, ma purtroppo ho imparato a mie spese (solo un fusibile fortunatamente) che i due monitor funzionano con voltaggi differenti e non sono compatibili.
Ho chiamato l’amico Xad per un consiglio, e dopo aver consultato gli schemi del computer mi ha suggerito di sostituire un piccolo integrato della sezione video (74LS86): anche questo non ha risolto il problema. Quando è venuto a trovarmi, gli ho lasciato la scheda per cercare il guasto con strumenti più adeguati.
Prima di consegnare la scheda madre a Xad mi sono concentrato sui drive. Qui ho avuto un po’ di fortuna: il primo integrato zoccolato che ho controllato (un 6532) era guasto. Una volta sostituito, sono riuscito a formattare un floppy in entrambi i drive digitando i comandi anche se non li vedevo a video; ho letto per verifica i floppy su un’altra macchina.
Il problema dell’assenza di segnale video era causato da un altro integrato guasto, un 74LS74. Per quanto riguarda i PLA, uno ce l’avevo di ricambio, l’altro invece me l’ha preparato Xad con un adattatore. La piccola scheda è stata realizzata da Damiano Colombari, noto per la sua C64SD Infinity.
Mentre aspettavo di ritornare in possesso della scheda madre, ho scandagliato la rete per trovare una tastiera; a un certo punto ho trovato un’asta di un computer simile sull’eBay tedesco, senza monitor, senza etichette, indicato dal venditore come 8032, funzionamento ignoto. Viste le premesse, il valore del computer (che si è rivelato essere un 8296) non è salito troppo e sono riuscito ad aggiudicarmi l’asta.
L’8296-D era sporco e molto impolverato, dopo i primi test l’ho completamente smontato per eseguire un’accurata pulizia.
L’esploso dell’oggetto sta diventando una costante nei miei ultimi articoli, e una bella macchina come questa non poteva mancare all’appello:
Di seguito alcune foto del tubo catodico e della relativa scheda dopo la pulizia.
Ultimamente ho smontato parecchie tastiere, è un lavoro noiosissimo e a volte anche un po’ doloroso… le dita sono l’unico strumento che permette di togliere i tasti senza rischiare di graffiarli o rovinarli.
Ecco la scheda madre, differisce da quella dell’8296 solo nella parte di alimentazione:
Questa invece la scheda del doppio drive:
Quando sono tornato in possesso della scheda madre riparata, ero ovviamento molto contento di avere finalmente una macchina completa e funzionante.
La felicità però è durata poco, perché il giorno dopo si è presentato un nuovo difetto, come si può vedere nella foto fatta al volo con il cellulare:
Oltre al difetto chiaramente visibile a video, il computer si bloccava poco dopo un reset o accensione. Xad mi ha subito indirizzato verso i multiplexer della RAM (74LS257).
Visto che ce ne sono 4, tutti saldati, per cercare quello da sostituire ho chiesto aiuto a un altro amico, Kristian, che è passato da me una domenica pomeriggio con il suo oscilloscopio. Dopo un’occhiata agli schemi della macchina, ha concordato sulla diagnosi di Xad e ha trovato l’integrato guasto. Una volta sostituito, il computer ha ripreso a funzionare perfettamente.
Dal punto di vista estetico, per me questa è la macchina più bella che Commodore abbia prodotto: i primi PC erano spesso dei parallelepipedi piuttosto anonimi, e per molti anni a seguire le cose non sono cambiate. Le linee sinuose e futuristiche di questa famiglia di computer e l’attenzione all’aspetto oltre che alla funzionalità sono tornati secondo me solo con gli iMac di Apple a fine anni ’90.
Il colore del case, rispetto al mio 8296, è diverso. Ho visto entrambe le macchine nei due colori: un crema piuttosto chiaro, generalmente con i tasti grigio chiaro con le serigrafie nere, o un colore un po’ più scuro, con i tasti marrone scuro con le serigrafie chiare.
Analizzando i numeri di serie e alcune foto in rete, credo che i primi modelli fossero del colore più scuro, mentre i successivi di colore più chiaro.
Un dettaglio del connettore della tastiera:
Per concludere l’articolo, una vista laterale e una foto del computer aperto:
Sto cercando un centro di assistenza per queste macchine. Ne ho due ma hanno il problema della taratura dei drivers.
Gli 8050 erano dotati di un test disk (che ancora posseggo) e di una sorta di streamer che si poteva regolare con un cacciavite.
Come si esegue la regolazione sull’8296d ?
Grazie per la risposta