Innanzitutto ringrazio Daniele F. per la donazione di questo terminale. Mi ha contattato a fine maggio ma sono riuscito a recuperarlo solo a inizio Ottobre, quando sono passato per Verona mentre andavo a Brusaporto (a pochi Km da Bergamo) dove si svolge ogni anno una manifestazione dedicata al retrocomputing.
Il terminale, dopo una profonda pulizia e un’accurata ispezione visiva, si è acceso senza alcun problema. Era molto sporco e impolverato:
Ho iniziato la pulizia dalla tastiera; eccola prima e dopo:
So che l’ho già detto… staccare e pulire ogni tasto è davvero noioso. Ma è un’operazione manuale e ripetitiva che spesso mi libera la mente, quasi rilassante, e il risultato finale vale sempre il tempo speso. Guardate la foto: bellissimi, puliti, brillanti tasti con quel tocco meccanico che a volte mi manca nelle tastiere moderne.
Ecco la base della tastiera senza i tasti, dopo essere stata pulita:
Nell’immagine seguente il dettaglio del tasto.
Non c’è stato bisogno del “keycap puller”, i tasti si sganciano molto facilmente – così facilmente che è una fortuna che i tasti ci siano ancora tutti. Questa immagine è tratta dal manuale tecnico che ho trovato in rete.
Dopo la tastiera sono passato al terminale. L’etichetta “Lunar” era stata probabilmente aggiunta dal rivenditore o dal distributore, ma non ho trovato alcuna informazione al riguardo; sotto l’etichetta si può notare il colore originale della scocca. Sul monitor è “stampata” un’immagine, causata dal mostrare per molte ore al giorno lo stesso testo, anno dopo anno. L’unica informazione sulla storia di questo terminale è che veniva usato per la contabilità in un’azienda. Di seguito la vista esplosa.
Sotto la tastiera c’è un adesivo che serviva per tenere traccia delle impostazioni del terminale. Nella schermata di setup che si vede a inizio articolo ci sono 4 serie di 4 bit; ognuno imposta una caratteristica di funzionamento, spiegata nel manuale e riportata sull’adesivo.
L’unità è stata progettata per una facile riparabilità: le due parti della scocca sono tenute insieme con quattro ganci; qualche altro gancio tiene l’unità agganciata alla scocca inferiore.
La scheda madre e la scheda grafica possono essere sfilate svitando un pannello sul retro.
L’alimentatore può essere sfilato sbloccando – l’avrete già intuito – alcuni ganci.
Ecco l’alimentatore:
Il processore è un Intel 8080.
La Selanar Graphics 100 è una scheda aggiuntiva di terze parti che permette al terminale di visualizzare 132 colonne e usare una formattazione avanzata dei caratteri. È basata sul processore Intel 8085.
La vista laterale del terminale…
… è immediatamente riconoscibile sulla copertina del manuale:
Un sito utile sul VT100 è VT100.net; il manuale tecnico è disponibile sull’Internet Archive. L’unica informazione che ho trovato sulla scheda Selanar Graphics 100 arriva da una scansione di Google Books di Computerword magazine dell’agosto 1980. Costava 1195$, e sulla stessa pagina c’è una pubblicità del VT100 a 1550$, per un totale di 2745$, che secondo il sito usinflationcalculator.com corrispondono a 7296$ nel 2015. Per un terminale!