Di solito non sono molto interessato alle stampanti: occupano spazio prezioso (specialmente quelle professionali), ci sono un sacco di modelli e la maggior parte sono solo prodotti rimarchiati.
Ma ci sono alcune stampanti che meritano un po’ di attenzione, in particolare i primi modelli o quelli che ci hanno permesso di stampare il primo biglietto di auguri a un amico.
Questa stampante, adatta a tutti i computer “casalinghi” di Commodore, era usata principalmente dagli utenti del 64. E’ una lenta stampante unidirezionale con un orribile set di caratteri, ma può stampare anche in modalità grafica.
È rimasta in cantina per anni, avvolta dalla pellicola; l’ho portata nel “laboratorio” per disassemblarla, pulirla e scattare qualche foto. Era solo un po’ impolverata.
Era costruita da Seikosha, che vendeva vari modelli di questa stampante della famiglia GP 500. Atari 1029, Philips VW-0020 per i computer MSX, Amstrad DMP1: condividono tutte la stessa meccanica. La versione Commodore ha la connessione seriale IEC.
Ecco la vista posteriore della stampante:
La MPS 801 ha un connettore passante e un piccolo switch per selezionare l’identificativo del dispositivo (4 o 5) oppure avviare la stampante in modalità test (T).
La vista laterale:
La stessa vista, senza scocca:
Un altro paio di scatti della stampante:
Questo il risultato avviando la stampante in modalità test:
Il nastro per questa stampante è ancora disponibile per l’acquisto, io l’ho trovato su Amazon.
Ai tempi, quando al costo di un nastro nuovo si potevano comprare una dozzina di floppy, si apriva la cartuccia per “reinchiostrare” il nastro – come si fa oggi per alune stampanti a getto d’inchiostro.
Un breve video per concludere l’articolo.
Salve, ho da poco acquistato la stampante in questione da un’asta ebay. Ovviamente la cartuccia/nastro e’ completamente asciutta. Premesso che ne ho trovata una compatibile su Amazon e l’ho gia’ acquistata, sono rimasto colpito dalla Sua affermazione circa il ‘ricarcare’ dette cartucce. Potrebbe essere piu’ preciso spiengandomi la procedura esatta gentilmete? Che tipo di inchiostro dovrei usare? Grazie e complimenti per l’ottimo sito e per la sua collezione.
Ciao Massimo, parliamo di 30 anni fa e il ricordo è un po’ sfocato… mi pare che usassi una boccetta di inchiostro di china, e con un bastoncino per le orecchie “bagnavo” la tela girando il perno sulla cartuccia per rigenerare tutto il nastro.