Ringrazio Ettore per la donazione del sistema completo: un Macintosh II, un AppleColor High-Resolution RGB Monitor da 13″, mouse e tastiera. Ettore mi ha scritto dal modulo di contatto del sito dicendo che aveva un Macintosh II aggiornato a IIfx di cui voleva disfarsi, ma non voleva buttarlo in discarica. Purtroppo non tutti hanno questa attenzione o il tempo e la voglia di spedire un paio di scatoloni, e spesso queste macchine fanno una brutta fine.

In realtà non è stato effettuato un aggiornamento a Macintosh IIfx, ma un aggiornamento al floppy drive ad alta densità, noto come FDHD e successivamente SuperDrive. Il nome ufficiale dell’upgrade era M6051/C Macintosh II SuperDrive Upgrade Kit che comprendeva un SuperDrive interno (M0247), e il ROM/SWIM Kit (M0244).

I pezzi non erano in buone condizioni estetiche, e il Mac al boot dava il “death chime”, un suono d’avvio che indica che c’è qualche problema a livello hardware.

Il Macintosh II si presentava così:

Il “tappo” del lettore floppy di sinistra – che non è presente – era caduto sulla scheda madre, e fortunatamente non l’ha danneggiata (c’è una parte in metallo che avrebbe potuto creare qualche corto circuito).

Anche il monitor era piuttosto sporco:

Ho rimosso la scocca in plastica del monitor per pulirla completamente, e anche l’interno ha ricevuto le necessarie attenzioni:

Il mouse era stato “personalizzato” con un pennarello:

Ho rimosso tutti i tasti per riportarli allo stato originale:

Nella foto della tastiera si nota molto bene la differenza tra prima e dopo la pulizia:

Ho aperto l’alimentatore per rimuovere anni di polvere, queste erano le condizioni della ventola:

Il lettore floppy era molto impolverato e il meccanismo di espulsione era rallentato a causa dello sporco e del grasso che si era seccato. Ho smontato completamente il drive.

Questi i componenti:

L’altro lato della scheda del drive:

La scheda video è la Apple Macintosh II Video Card (codice 820-0198-C), risoluzione fissa a 640×480, con la RAM video espansa per poter visualizzare una palette di 256 colori al posto dei 16 della versione base. La maggior parte dei monitor multisync non aggancia il segnale, quindi se vi capita un Macintosh II che sembra avviarsi ma dà schermo nero, probabilmente il monitor non è adatto.

Smontare e rimontare il computer è semplicissimo… ecco gli elementi di cui è composto:

Questa volta ho anche realizzato un breve filmato dell’assemblaggio del Mac:

Tutti i condensatori a montaggio superficiale avevano spanto liquido sulla scheda madre. Li ho rimossi e sostituiti – sono 13, identici, da 16v 47µF. Ho rimosso le due batterie ormai esaurite; fortunatamente non avevano perso acido. Non le ho sostituite. Questo Mac non si avvia senza una batteria carica, come al solito ne utilizzo una per dare direttamente il segnale di accensione sul connettore dell’alimentatore.

Il suono d’avvio è ora quello normale, ma il disco – un Quantum da 40MB – sta morendo e fatica ad avviarsi al primo tentativo. Comunque quando riesce a partire non dà problemi; ho collegato al volo un mouse e un monitor e ho verificato che tutto funzioni a dovere… una bella soddisfazione vedere apparire la scritta “Benvenuto in Macintosh” e arrivare alla scrivania! Per collegare il monitor che si intravede nella foto ho usato un’altra scheda video.

Concludo l’articolo con un’altra foto del sistema competo. Le plastiche sono un po’ ingiallite e il monitor ha una crepa su un lato, ma ora funziona perfettamente e rispetto a come è arrivato sembra un altro computer :-)

L’immagine prodotta dal monitor è ancora ottima – la qualità Sony Trinitron era eccezionale.