Ricordo Spectravideo soprattutto per i suoi joystick, anche se l’azienda aveva iniziato l’attività nei primi anni ’80 producendo giochi per l’Atari 2600 e altri sistemi, fino a realizzare una serie di computer, tra cui lo SV 318 di cui scrivevo qualche anno fa. In questo articolo rendo omaggio a uno dei joystick più conosciuti, il QuickShot II.
Per separare la leva dalla base ho dissaldato il cavo che dalla piccola scheda passa attraverso la leva per collegare i due pulsanti di fuoco.
Il codice di questo prodotto è 318-102, come riportato sulla scheda e sulla base.
Il cavo non è saldato, e ogni contatto ha indicato il codice del colore; normalmente scatto qualche foto con il cellulare come promemoria per ricollegare correttamente cavi o connettori, ma in questo caso non è stato necessario. Il piccolo circuito (c’è anche un integrato sull’altro lato) serve a far funzionare l’auto fire.
Di seguito la scansione dell’opuscolo promozionale:
Una caratteristica dei joystick molto comune all’epoca era la presenza di quattro ventose sulla base, per mantenerlo in posizione quando è appoggiato sulla scrivania. La leva sagomata era pubblicizzata come un vantaggio rispetto ai prodotti della concorrenza. L’opuscolo riporta “new improved grid” (nuova griglia migliorata, non ha alcun senso), ma è l’errore di qualche fotocompositore: la confezione riporta infatti “new improved grip”, nuova impugnatura migliorata.
Personalmente preferivo i joystick con il tasto sulla base, riuscivo a essere più preciso… ho usato per anni quello dell’Atari 2600 che mi avevano comprato i miei genitori da bambino.