Dopo aver letto il libro “Commodore: A Company on the Edge” di Brian Bagnall sulla storia di Commodore quando alla sua guida c’era Jack Tramiel, ero rimasto molto incuriosito dai computer Tandy Radio Shack. C’è un capitolo intitolato “Trinity” che racconta come, nel 1977, Apple, Commodore e Tandy cercavano di conquistare il nascente mercato di massa dei computer:
The response to the TRS-80 non only surprised Tandy, but also Commodore and Apple. Apple had always thought it was in a race with Commodore. Commodore thought it was in a race against IBM. Radio Shack showed both companies it was a race for mass distribution.
Non credo che fossero molto diffusi in Italia; ciò di cui sono certo è che appaiono molto raramente in annunci o aste nazionali. Non mi piace acquistare da eBay, ma non nego di aver comprato qualche pezzo ogni tanto; ho cercato nei vari eBay europei e ho trovato un annuncio in Francia a un prezzo abbastanza onesto.
Questo modello include le ROM aggiornate, il tastierino numerico e 16KB di memoria (l’originale ne aveva 4), come confermato dall’adesivo posto sopra la porta di espansione: “16 K LEVEL II”.
Le tre prese sul retro (registratore, video e alimentazione) hanno il difetto di essere identiche: si abbassano i costi di produzione ma si aumenta il rischio che un utente possa infilare la presa di alimentazione nel posto sbagliato. Accanto alle prese c’è l’interruttore di accensione, e sul lato opposto la porta di espansione e il pulsante di reset.
Come al solito non mi dilungo troppo sugli aspetti tecnici del computer, disponibili in rete su wikipedia o con una veloce ricerca. Il sistema era basato sul diffuso processore Z80. Di seguito una foto della scheda madre:
L’alimentatore:
Il monitor in versione europea è differente da quello americano; per la foto in apertura ho rimosso la maschera protettiva anteriore, presente invece nella foto qui sotto. Purtroppo al monitor manca una manopola, spero di recuperarne una simile prima o poi.
Non ho i manuali originali, ma insieme al computer sono arrivati alcuni numeri di “The Alternate Source” – una pubblicazione dedicata alla programmazione del TRS-80 in BASIC e linguaggio macchina – e il libro “TRS-80 Assembly-Language Programming”.
Fantastico. Ne avevo trovato uno in Grecia, ma è “nudo” e non ho ancora avuto modo di provarlo. Il monitor è un pezzo di storia, di solito riusciamo a recuperare le macchine, ma i monitor … bye bye. Ottimo acquisto.