Dato che la pulizia di questa tastiera ha richiesto parecchie ore di lavoro, mi è sembrato interessante documentarne il processo.
Le tastiere raccolgono come minimo una gran quantità di polvere; insetti morti, briciole, peli, macchie appiccicose, graffette, punti di cucitrice sono le altre cose che ho trovato negli anni. In alcuni casi la sporcizia compromette il funzionamento della tastiera stessa; quella oggetto di questo articolo ne è un chiaro esempio. Infatti, quando si preme un tasto, viene attivato un contatto sulla scheda sottostante attraverso un pistoncino: se è presente qualche granello di polvere, il contatto risulta a volte difficile (ad esempio bisogna premere più forte o premere solo da un lato) e nei casi peggiori impossibile.
Le due parti della scocca esterna della tastiera sono tenute insieme da un’unica vite e da tre ganci in plastica, di cui uno purtroppo è rotto; la tastiera in un angolo risulta infatti un po’ sollevata.
Nelle due foto a seguire si vede chiaramente la sporcizia dopo aver tolto i cappucci ai tasti e sulla scheda logica.
I tasti sono stati puliti uno ad uno: per me è l’operazione più noiosa in assoluto durante il restauro di un computer.
La scheda è stata pulita anche con uno spray disossidante per circuiti, in modo da ripristinare con sicurezza il contatto tra i tasti e la scheda stessa.
Ogni tasto è stato sganciato dalla maschera in metallo e spazzolato dalla polvere. Il singolo tasto può essere smontato in ogni sua minima parte:
Escludendo viti e distanziatori, questi sono i vari strati di cui è composta la tastiera:
Dopo aver rimontato tutto ho riacceso l’Olivetti M24, ho lanciato la vecchia versione di Word già presente sul disco rigido, e ho scritto un testo senza dover insistere su ogni tasto come avveniva prima della pulizia.
chirurgico … ma chi ce lo fa fare !
Sì, guarda, ci ho messo un pomeriggio. Un lavoro come questo, una volta all’anno è più che sufficiente :-)
A me non impressiona tanto il lavoro di restauro, forse perche’ capita anche a me di farlo, ma la precisione e la pulizia nel documentarlo, foto perfette, scontornate, posizionate perfettamente …. ecco, io non ci arrivero’ mai :)
In effetti qui c’è stato poco restauro e molta pulizia, anche se qualche volta le due operazioni coincidono.
La cura nelle foto è una mia precisa scelta, che però ha anche un rovescio della medaglia: mi porta via tanto tempo e quindi limita il numero di articoli che riesco a pubblicare.