Ecco un’altra console dei primi anni ’80, quando tante aziende cercavano di entrare nel business dei videogiochi, aziende che magari vendevano giocattoli, giochi da tavolo, flipper: del resto il video-gioco rimane comunque un gioco, ed era una nuova forma di intrattenimento, diventata “casalinga” e di massa grazie all’enorme successo dell’Atari 2600. Poco tempo dopo negli Stati Uniti invece il mercato dei videogiochi collassò, saturo di troppa offerta spesso di scarsa qualità; se volete approfondire leggetevi l’articolo (in inglese) su Wikipedia su questo argomento.
Questa console, insieme alla cartuccia di Popeye, mi è stata regalata da Enrico. Appena arrivata non funzionava correttamente, all’accensione mostrava a video una schermata con pixel a caso. Dopo averla aperta e pulita, ho solo ripassato un paio di saldature che mi sembravano sospette, e il sistema ha ripreso a funzionare correttamente.
I controller, come sull’Intellivision, hanno un tastierino a cui può essere sovrapposta una mascherina per personalizzare le funzioni a seconda della cartuccia inserita.