Nel 1982, quasi trent’anni fa, i miei genitori comprarono un Atari 2600 come questo che mi ha regalato Beppe. All’epoca la confezione comprendeva 3 giochi: Combat (carri armati che si sparano in un labirinto), Breakout – il classico muro di mattoni da abbattere con una pallina, da giocare con le “manopole” – e forse Pele’s Soccer… non ricordo mai qual era terzo gioco.
L’Atari era collegato all’unico (e primo) TV a colori che avevamo, che qualche anno dopo mio padre ha regalato ai suoi genitori. Ora questo televisore (un Grundig “Super Color”), con l’avvento del digitale terrestre, non serve più a nulla perché non è possibile neanche collegarci un decoder esterno: c’è solo la presa dell’antenna. Ho chiesto a mio padre di non buttarlo, e me lo sono fatto portare per fare la fotografia di questo articolo.
Prima di scattare la foto ho fatto un viaggio nel tempo, sono tornato nel soggiorno di casa quando andavo in quinta elementare, e ho fatto qualche partita con Bowling, Jungle Hunt e Pole Position. Pixel grandi come un mattoncino del Lego, audio che più analogico non si può, e tanta fantasia per capire che 20 pixel monocromatici sono le auto avversarie!
Qualche volta la memoria mi fa ricordare i giochi non come erano veramente, ma come me li immaginavo mentre li giocavo, o forse i “videogiochi” erano una tale novità che non c’era alcun paragone e tutto sembrava fantastico: a riguardarli dopo 30 anni fanno quasi tenerezza, strappano un sorriso, ma mi ricordano anche di quando giocavo in soggiorno con gli amici del paese, e mi fa piacere aver visto e vissuto la nascita delle console casalinghe per sapere da dove è arrivata la PlayStation 3 che ho in salotto.
L’unico difetto di questo Atari 2600 era l’alimentatore che non funzionava, ma dopo averlo aperto mi sono accorto che il problema era semplicemente un cavo dissaldato; per il resto si è trattato solo di eseguire la solita pulizia di tutte le parti. Questo 2600 tra l’altro è stato costruito a Sunnyvale, California: deve essere uno dei primi modelli venduti in Italia. Quello che avevo è costruito a Hong Kong, probabilmente più recente.
Dopo l’Atari 2600 ho avuto solo computer, fino a quando nel 1997 mi sono comprato la PlayStation. Non ho mai smesso di giocare da quel lontano 1982, e anche se ogni tanto non accendo la PS3 per mesi, prima o poi mi torna sempre la voglia di rilassarmi un po’ e allora prendo il joypad e premo start…
Ti leggo da poco ma ci tenevo a dirti che mi hai fatto emozionare, soprattutto con questo articolo. Bravo e grazie mille.
Non c’è complimento migliore di “mi hai fatto emozionare”… grazie a te!