Dato che una settimana fa ho recuperato il Datassette bianco in alto a destra nella foto, ho deciso di realizzare una piccola monografia sui registratori Commodore.
Una piccola premessa: questo articolo è del 2010; a marzo 2019 ho pubblicato un libretto monografico molto più completo intitolato “Registratori Commodore”. Il PDF, in italiano o inglese, è disponibile gratuitamente a questo indirizzo.
Quello che tutti abbiamo avuto, o visto a casa di un amico, è sicuramente il modello 1530 (in basso a sinistra). A dire il vero, quando comprai il Commodore 128, il negoziante mi fornì il 1531 – quello in basso a destra – con un adattatore per poterlo utilizzare, visto che quel modello nacque con un connettore differente adatto al Commodore 16 e al Plus/4.
L’incompatibilità (a volte artificiale, come nel caso di un semplice connettore differente) di questi computer con il diffuso Commodore 64 ne decretò l’insuccesso commerciale: con il Commodore 128 non fu ripetuto lo stesso errore.
Il primo modello in alto (di cui ho già parlato qui) è descritto semplicemente come “Datassette”, ma sulla confezione è “Datassette Model C2N”. Epoca PET.
Il secondo mantiene lo stesso nome, ma cambia colore e aggiunge un contagiri.
Il terzo modello, il più diffuso e longevo, è il “1530 Datassette unit Model C2N” che accompagnerà milioni di Commodore VIC 20 e 64. Ce ne furono diverse varianti, differenti in piccoli dettagli: serigrafia, contatore, led di salvataggio, foro per la taratura.
L’ultimo modello è il Datassette 1531, commercializzato con la serie 264 di computer, principalmente il Commodore 16 e Plus/4.