L’ho trovato su una bancarella a Marzaglia (il 17 maggio 2003), dove si svolge annualmente una fiera nata per i radioamatori poi ampliata verso il retrocomputing, o più precisamente, verso il surplus informatico.
La fiera è ospitata presso un campeggio, con ingresso gratuito. Ci sono stato un paio di volte e magari quest’anno potrei tornarci!
Mamma mia che nostalgia, questo è stato il mio primo computer.
All’epoca gli ho fatto una testa come una campana ai miei genitori per avere un pc, io volevo un comodore 64, ma alla fine mi comprarono proprio questo philips vg-8020, compreso di un monitor a fosfori verdi (abbinato), una stampante ad aghi (mi sembra a 60 colonne) nera (che era sempre abinata) e il relativo dispositivo a cassette nonchè i manuali (2 ancora superstiti).
A metà anni 90 me li hanno fatti buttare perchè dovevano fare spazio in cantina. Primo o poi me li ricompro su ebay.
Quand’ero ancora un ragazzino, mio padre mi ha chiesto se mi interessava tenere l’Atari 2600 che avevamo messo in cantina. Quando si è giovani si pensa solo all’attuale o prossimo oggetto del desiderio, credo che all’epoca avessimo appena comprato un Amiga 500… e l’Atari 2600 (quello con il frontale in simil legno) è finito in una discarica. Anni dopo, quanto me ne sono pentito! So come ci si sente: ma sai come si dice, col senno di poi…
E so anche cosa vuol dire avere un computer diverso da quello che hanno tutti gli amici: io avevo lo Spectrum quando tutti avevano il Commodore 64. Frustrazione! Poi sono passato al Commodore 128, ed effettivamente è stato importante condividere con gli amici non solo una passione, ma anche giochi, programmi, esperienze, consigli…